Orso, buco! Questa recensione riguarda un libro illustrato per bambini piccoli a dir poco originale. Magari ad un primo approccio da parte di un adulto privo di fantasia e senso dell’immaginazione, può sembrare un libro illustrato inutile, di quelli del tipo “anche io ero capace a farlo” (confesso, anche io l’ho pensato).

Sono sicuro però che dopo una prima attenta lettura di Orso buco! con un bambino al proprio fianco, anche i più scettici riusciranno a coglierne la magia e la genialità pagina dopo pagina. Come è successo anche a me.

Orso si è perso e non trova più la sua tana.

A mio avviso, il bello di questo libro, è la “costrizione” al doversi abbandonare totalmente alla fantasia da parte del piccolo lettore (e magari anche dell’adulto). Fantasia che è proprio l’elemento cardine di questo racconto, protagonista in modo inusuale.

Orso Buco! Recensione

Le pagine sono illustrate con disarmante semplicità, penso, spero, immagino, per lasciare completamente spazio all’immaginazione del bambino (ed anche dell’adulto) e all’interazione con il libro, lasciandolo completamente libero di interpretare ed indagare a suo piacimento il libro.

Quando l’ho letto insieme a Filippo (4 anni) la cosa che lo ha divertito di più sono stati i suoni onomatopeici che ho fatto durante la lettura, tanto che ad un certo punto ha iniziato a farli anche lui anticipandomi.

Orso, Buco! Inizia con un “orso si è perso e non trova più la sua tana” e l’unico disegno che appare nel foglio è quello di una palla marrone scarabocchiata (potrebbe sembrare un batuffolo di orso). Da li in poi si accende la lampadina della fantasia e s’inizia ad immaginare un orso tutto marrone che vaga per il bosco.

Il bello di questo libro per bambini è proprio questo (o almeno a me piace per questo).

Accende la fantasia, l’immaginazione.

Poi sguap sguap sguap, i nostri amici passano dentro un ruscello

Pensate a quello che accade proprio come quando noi adulti leggiamo un libro “normale” senza illustrazioni.  Iniziamo a leggere e iniziamo a fantasticare su ambientazioni e personaggi… Ecco, la stessa cosa accade con Orso, buco!

In questa bella storiella invece c’è un piccolo aiuto dato dai colori e dalla geometria dei disegni. Importantissime sono le pagine “suspance” fatte tutte in rosso con la scritta bianca “e all’improvviso…”

Poi ci sono i suoni onomatopeici che contribuiscono a vivacizzare l’azione. Vi consiglio di aggiungerli durante la lettura anche in altri libri dove non ci sono, e tirare fuori l’animo da cabarettista che c’è in voi.

Finalmente a casa! Orso, Volpe, Rospo e Formica fanno festa.

E poi per non farsi mancare un bel messaggio da mandare ai nostri piccoli lettori, l’autrice (si perché nonostante il nome maschile in Italia, ma all’estero no, si tratta di una donna) cerca di trasmettere nel libro un messaggio di solidarietà e fratellanza, dove 5 animali apparentemente senza niente in comune tra di loro, si uniscono alla ricerca della tana di orso.

Vista la semplicità dei tratti del libro Orso, buco! un gioco divertente che può essere fatto è quello di espanderne la storia con la complicità di un genitore o di un fratello più grande. Basta prendere dei fogli bianchi, ritagliarli delle dimensioni del libro e poi colorarli ed aggiungerci un testo per allungare la storia all’infinito, come anche è suggerito sul mini sito del libro.

Ho inserito la recensione di Orso, buco! nell’elenco dei libri fondamentali per i bambini perché è un libro illustrato che ci è davvero piaciuto, soprattutto a Filippo.

Il libro di Orso, buco! è edito dalla casa editrice Minibombo.

La copertina è rigida e le pagine al suo interno sono di carta (non cartoncino)

Informazioni sull’autrice Nicola Grassi

Nicola Grossi nasce nel 1982 ad Urbino. Da piccola voleva fare l’astronauta per vedere la terra dalla luna.

Da grande conduce laboratori di narrazione per bambini e ha scoperto che lavorare con la fantasia è un po’ come fare l’astronauta. Fa parte del collettivo C’eraunanota, associazione culturale che si occupa di promuovere la musica e la letteratura nell’infanzia, ed è lettrice di Nati per Leggere. Vive e lavora a Bolzano.

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