Re Valdo e il drago, ovvero una bella storia fatta di cavalieri “senza paura”, un castello invincibile con tanti draghi e bestie paurose che fanno da contorno.
I bambini adorano i giochi simbolici, fatti di fantasia ed immaginazione. Molto spesso i miei figli, Filippo (il piccolo), ma qualche volta anche Lorenzo (anche se è grandicello) si divertono a costruire dentro casa rifugi e/o castelli fatti di lenzuola, cuscini e qualsiasi altro materiale che sia a portata di mano, con buona pace della mamma e dell’ordine casalingo.
Passano intere giornate ad inventarsi storie di cavalieri e mostri da combattere e non vorrebbero smettere mai. Li vedi duellare con le loro spade di legno, i loro mantelli, gli scudi e le corazze. Proprio come Valdo e i suoi amici nel bellissimo libro scritto da Peter Bently e illustrato da Helen Oxenbury.
Nel libro Re Valdo ed il drago, Valdo e i suoi due amici (Teo e Berto), ci fanno vedere quanto sia bello perdersi in un gioco come quello di difendere il proprio castello. Grazie al potere della fantasia, una scatola di cartone, qualche mattone ed un telo. I nostri amici ci mostrano come vivere avventure eccezionali.
“Siete pronti miei prodi a combattere il drago? Difendete il castello!” Così Re Valdo incita i suoi valorosi cavalieri (senza cavallo però) ad affrontare una moltitudine di feroci draghi e bestie, che abilmente vengono messi in fuga.
Come nel più classico dei racconti, dopo la vittoria, ci sono i festeggiamenti, che purtroppo vengono interrotti da un “gigante” che si porta via Teo a casa… Valdo e Berto non fanno in tempo a riorganizzare le difese contro i draghi, che anche Berto viene portato via da un altro “gigante” per andare a letto.
Nonostante scenda la notte Re Valdo non si perde d’animo e seduto sul suo trono si fa coraggio da solo, anche se i rumori intorno a lui iniziano ad intimorirlo non poco.
Il vento che soffia, un topo che corre sul tetto, una rana che gracida, un gufo che gufa. “Non è niente, è normale!” Dice Valdo nascosto sotto il manto regale per farsi coraggio.
Ma all’improvviso…. il rumore di una cosa a quattro piedi!
“Papà, mamma aiuto!” Esclama Valdo atterrito da quei tetri passi.
Per fortuna il rumore della “cosa” è proprio quello della mamma e del papà che lo prendono per portarlo a letto.
Il libro si conclude con la tenera frase di Valdo “lo sapevo che non eri un drago”.
I bambini sono così, non vorrebbero mai smettere di giocare, ma poi arriva l’ora di andare a dormire e magari di leggere un bellissimo libro della buona notte (come quello di Re Valdo e il drago) per addormentarsi e fantasticare. Un racconto semplice e diretto, con immagini che arrivano dritte al cuore, insieme alle tenere parole del racconto.
Per i bambini non c’è niente di più bello che perdersi in un gioco dove difendere il proprio castello, amplificando la fantasia e vivendo avventure eccezionali, proprio come quelle dei libri.
Re Valdo e il drago è un libro di Peter Bently (testi) e Helen Oxenbury (illustrazioni) edito da Editrice Il Castoro.
Grazie ad Arianna per averci prestato questo bel libro.
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